Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia cercò di sviluppare e utilizzare aerei a lungo raggio per il trasporto di truppe e materiali bellici, nonché per il bombardamento di obiettivi strategici. Uno di questi progetti è stato l’Operazione “S”, che aveva come obiettivo il bombardamento di New York City.
L’aereo selezionato per l’operazione era il quadrimotore CANT Z.511, un idrovolante in metallo. Tuttavia, l’aereo aveva delle limitazioni, poiché doveva essere rifornito da un sottomarino in mezzo all’oceano. Questo ha reso la missione molto rischiosa e impraticabile, soprattutto considerando che il CANT Z.511 era in grado di operare solo in condizioni di mare avverse fino a forza 5.
È stato proposto l’utilizzo dell’SM.95 GA, una variante a lungo raggio dell’aereo, con una portata di oltre 11.000 km / 6.840 mi, per organizzare il bombardamento. Tuttavia, la presenza di molti italoamericani in città ha fatto sì che Benito Mussolini autorizzasse solo lo sgancio di opuscoli di propaganda o arance.
La versione allungata a lunga autonomia dell’SM.95 GA, denominata NC.41003 (MM 1635), aveva un carico di carburante di 23.800 kg, per un totale di 39,3 tonnellate. La missione, con un carico di 500 kg, era ancora in preparazione quando l’Italia ha firmato l’armistizio nel settembre del 1943, e quindi non è mai stata messa in atto.
Va notato che l’idea di bombardare New York City non era nuova, poiché altri paesi avevano già considerato l’idea di attaccare la città. Tuttavia, nessuno di questi piani è mai stato messo in atto. In particolare, il Giappone aveva già pianificato un attacco aereo a New York nel 1942, ma il piano è stato abbandonato a causa della sconfitta giapponese nella battaglia di Midway.
L’SM.95 era un aereo da trasporto a lungo raggio progettato per il trasporto civile. La sua portata lo rendeva ideale per le missioni a lungo raggio, ma le sue prestazioni generali erano piuttosto limitate. L’aereo era pesante e lento, il che lo rendeva vulnerabile ai caccia nemici.